Nel XIX secolo, la viticoltura valdostana subì una grave crisi a causa della fillossera. Con il Novecento, studi sui vitigni autoctoni e interventi istituzionali favorirono la rinascita del vino valdostano.
Nel XVIII secolo, l’Illuminismo portò innovazioni nella viticoltura valdostana. L’epoca napoleonica ridisegnò la proprietà dei vigneti, sottraendoli ai monasteri. Il commercio con la Francia consolidarono la qualità e la diffusione dei vini locali.